Veduta aerea Giardino Scotto_ foto con drone (F. Muzzi)
Giardino Scotto
Interno Giardino Scotto (L. Corevi, Comune di Pisa) Nel 1781 la fortezza fu venduta a Gaspare Chiesa, per passare, nel 1798, a Domenico Scotto, un ricco armatore e mercante procidano che nel 1775, all’età di 25 anni, si trasferì a Livorno. La sua fu una vita densa di incontri, di traffici mercantili e di amicizie aristocratiche nella società del Granducato di Toscana. La Cittadella Nuova di Pisa, così chiamata per distinguerla dalla prima fortezza, la Cittadella in Lungarno Simonelli, dove hanno sede anche gli arsenali, fu smantellata e smilitarizzata. Domenico Scottola fece trasformare in giardino di delizie con kaffeehouse e contribuì lui stesso ad abbellirlo con alloro, bulbi e corbezzoli dall’Olanda, importò inoltre diverse piante tra cui aranci e limoni perfino dal Portogallo. Lo aiutò sua nuora, Teresa, che tra il 1811 e il 1827 acquistò moltissime specie arboree, anche dallo stesso orto botanico di Pisa. Nel 1935 il Comunedi Pisaacquistò il giardino e, su progetto dell’ingegnere Gino Steffanon, avviò la ristrutturazione. I bombardamenti del ’43 e del ’44 lasciarono molti vuoti, anche il kaffeehouse a forma ottagonale fu distrutto, ma oggi a seguito di numerosi restauri, il giardino Scotto è lo spazio verde pubblico più romantico della città.