Il tumulo etrusco di via San Jacopo fa parte di una necropoli assai vasta che si sviluppava, in maniera non continuativa, da via del Brennero a Barbaricina, da nord-est a nord-ovest. Conosciuto come tumulo del Principe e datato tra l’VIII e il VII secolo a.C., si presenta con un diametro di poco più di 30 metri ed è coronato da cippi di varie forme e dimensioni. Al suo interno non è stato ritrovato un corpo, bensì l’impronta di un tridente e i resti di un fantoccio in lamina di bronzo adagiati in un dolio: questi indizi fanno presupporre che si tratti di un cenotafio per un princeps proveniente da una famiglia gentilizia pisana e probabilmente deceduto in mare durante una delle spedizioni nel Mediterraneo. Il sito fu poi usato come luogo di sepoltura della famiglia, o di altre famiglie a lui vicine fino al V secolo a.C.. Un’altra ipotesi fa pensare a una grande costruzione a scopo dimostrativo della potenza della città, realizzata per i popoli provenienti da nord. Alcuni reperti sono esposti al Museo delle Navi Antiche di Pisa. Il popolo etrusco continua ad essere uno dei più misteriosi al mondo, non vi è ancora certezza nemmeno sulle sue origini. Le due ipotesi più plausibili sono che si sviluppi dalla civiltà Villanoviana, oppure che provenga dalle terre dell’attuale Turchia.