Piazza Chiara Gambacorti (Lucarelli, wikimediacommons)La zona di Pisa divisa nei quartieri di Sant’Antonio e San Martino (Mezzogiorno, che si contrappone alla zona a nord di Tramontana), era in epoca Alto Medievale il quartiere di ‘Chinzica’. Kinzica è il nome dell’eroina leggendaria che salvò la città, ma esiste anche una spiegazione filologica che spiegherebbe l’origine etimologica del nome del quartiere; il termine potrebbe, infatti, derivare dall’unione della radice germanica quint, che indica corsi d’acqua, ruscelli, incavi, o per estensione 'letto di fiume abbandonato' con la parola araba suq che significa 'mercato'. In tutto il quartiere di Kinzica le strette vie, che corrono perpendicolari da via San Martino e via San Paolo verso il fiume, sono parallele tra loro: è una tipologia urbanistica chiamata 'a pettine'. L’Arno è stato per Pisa il principale canale commerciale durante le epoche antica e repubblicana e la principale fonte di guadagno. Ogni palazzo che vi si affacciava aveva un piccolo scalo al quale arrivavano le merci, provenienti dal mare o dalla valle, che venivano poi caricate su carri e trasportate nel centro del quartiere commerciale per essere trattate e smistate. I vicoli dritti e paralleli tra loro permettevano quindi spostamenti rapidi e facilmente controllabili. Kinzica era definito inoltre il quartierearabo della città; un quartiere satellite abitato da mercanti provenienti da tutto il mondo, incluso, nel XII secolo, nel perimetro murato cittadino.