Palazzo Gambacorti (L. Corevi, Comune di Pisa) Il palazzo, originariamente suddiviso in due proprietà distinte, appartenne ai conti di Donoratico. L’edificio, situato in carraia San Gilio, l’attuale Corso Italia, era dotato di un ampio giardino e loggia sul retro, che ospitò l’imperatore ArrigoVII nel 1312 (ora sepolto in Cattedrale). Il palazzo intorno al 1350 fu venduto ai Gambacorti, potente famiglia pisana e pochi anni più tardi, nel gennaio del 1355 ospitò un altro sovrano, l’imperatore Carlo IV. Nello stesso anno i Gambacorti furono cacciati dalla città e il palazzo dato alle fiamme. L’aspetto attuale della facciata è frutto di un restauro del 1913, che ne ha recuperato lo stile trecentesco, dato da due piani sovrapposti di polifore rette da esili colonne di marmo bianco sotto un imponente cornicione ligneo. Assieme al Palazzo Gambacorti del Lungarno, i due edifici rappresentano un’evoluzione moderna delle alte case torri che caratterizzavano il profilo della città marinara.