Piazza Chiara Gambacorti è un angolo molto caro ai pisani, che l’hanno battezzata piazza la Pera, vista la presenza di un cippo etrusco (una copia), all’angolo tra via la pera e via San Martino, utilizzato come protezione dell’angolo in muratura dagli urti delle ruote dei carri. Fino agli anni ’30 del Novecento sorgeva al centro della piazza la chiesa medievale di San Lorenzo in Kinzica, demolita poiché fatiscente. In seguito la piazza si trasformò in un colorato mercato di frutta, verdura e soprattutto fiori e così è rimasto fino agli anni ’90. Questo spazio è stato recentemente riqualificato e oggi è uno dei luoghi di ritrovo più belli e tranquilli della città. Da segnalare un bell’esempio di casatorre del XII secolo, la domus dei Del Bagno, all’angolo con via la pera, che ancora rivela una coppia di elegantibifore con colonne in marmo. La zona di Pisa divisa nei quartieri di Sant’Antonio e San Martino (Mezzogiorno, che si contrappone alla zona a nord di Tramontana), era in epoca Alto Medievale il quartiere di ‘Chinzica’. Kinzica è il nome dell’eroina leggendaria che salvò la città, ma esiste anche una spiegazione filologica che spiegherebbe l’origine etimologica del nome del quartiere; il termine potrebbe, infatti, derivare dall’unione della radice germanica quint, che indica corsi d’acqua, ruscelli, incavi, o per estensione 'letto di fiume abbandonato' con la parola araba suq che significa 'mercato'. In tutto il quartiere di Kinzica le strette vie, che corrono perpendicolari da via San Martino e via San Paolo verso il fiume, sono parallele tra loro: è una tipologia urbanistica chiamata 'a pettine'. L’Arno è stato per Pisa il principale canale commerciale durante le epoche antica e repubblicana e la principale fonte di guadagno. Ogni palazzo che vi si affacciava aveva un piccolo scalo al quale arrivavano le merci, provenienti dal mare o dalla valle, che venivano poi caricate su carri e trasportate nel centro del quartiere commerciale per essere trattate e smistate. I vicoli dritti e paralleli tra loro permettevano quindi spostamenti rapidi e facilmente controllabili. Kinzica era definito inoltre il quartierearabo della città; un quartiere satellite abitato da mercanti provenienti da tutto il mondo, incluso, nel XII secolo, nel perimetro murato cittadino.