corcio facciata - Palazzo Lanfreducci detto ‘Alla Giornata’ (G. Bettini, Comune di Pisa)
Palazzo alla Giornata, lungarno Pacinotti
Particolari facciata - Palazzo Lanfreducci detto ‘Alla Giornata’ (G. Bettini, Comune di Pisa)'Alla giornata', le leggende del motto dei Lanfreducci: nel 1594 Francesco Lanfreducci, cavaliere di Malta, si trovava in mare a mercanteggiare e fu catturato da navi corsare e condotto ad Algeri, dove fu reso prigioniero. Fu costretto a lavorare macinando il grano a mani nude. Una volta liberato tornò a Pisa e sulle sponde del fiume fece specchiare il più bel palazzo mai costruito e lì vi pose la sua triste memoria: Alla Giornata del crudo dolore. E l’Arno era soave (GabrieleD’Annunzio). Un’altra leggenda lo vede prigioniero del sovrano di Algeri, che rendendosi conto delle sue doti, lo volle come consigliere. Fra i due nacque una fiducia reciproca, tanto che Francesco chiese al sovrano di poter tornare in patria. Ti libererò quando mangerai stremato carne grassa o magra anche il venerdì!, questa fu la risposta del sovrano che cercava di convincere Francesco ad abbandonare la sua fede cristiana. Un venerdì di dicembre Francesco si presentò dinnanzi al sovrano con un cosciotto di cammello in bocca. Il sovrano ne gioì e lo liberò. Appena giunto al suo palazzo pisano, fece scrivere sul portale le seguenti parole: Alla Giornata! In ricordo di quel giorno in cui mangiò carne il venerdì. Francesco non abbandonò la sua fede, poiché quel venerdì era Natale ed è l’unica volta in cui il digiuno può non essere osservato.
I davanzali danneggiati: Guardando i quattro davanzali, noterete numerose crepe e rimaneggiamenti. Secondo quanto riporta il tribunale della Nunziatura di Firenze, il 28 novembre del 1611 a Firenze un rampollo della famiglia Lanfreducci, un certo Francesco (il Giovane), uccise premeditatamente il conte Giorgio Bentivoglio, nipote di Bianca Cappello, a causa di un eccesso di gelosia nei confronti di una bella portoghese. Per punizione Francesco fu condannato a deturpare la facciata del proprio palazzo, frantumando i quattro davanzali del primo piano.