Palazzo Spinola, lungarno Mediceo

Ristrutturazione neo gotica - Palazzo Vecchio de’ Medici, Prefettura (G. Bettini, Comune di Pisa)
Ristrutturazione neo gotica - Palazzo Vecchio de’ Medici, Prefettura (G. Bettini, Comune di Pisa)
Antica dimora di proprietà del nobile Albitone nell’XI secolo, fu proprietà della famiglia Appiano, protetta dai potenti Gambacorti, ma responsabile della loro disfatta. Dal 1446 i Medici elevarono il palazzo a loro residenza in città e fu Cosimo I nel 1545 ad avviare una campagna di restauri dell’edificio, donandogli un gusto rinascimentale. Dopo che i Medici spostarono la loro residenza nell’attuale Palazzo Reale, sul Lungarno Pacinotti, il palazzo sul Lungarno Mediceo passò di proprietà in proprietà per poi arrivare alla Marchesa Vittoria Spinola, figlia morganatica di Vittorio Emanuele II. Fu in questo periodo che l’architetto Ranieri Simonelli lo restaurò completamente, alterandone le forme rinascimentali e proponendo soluzioni neogotiche ancora visibili nella facciata. La torre è anch’essa il risultato di tale cambiamento. Il palazzo è oggi sede della Prefettura di Pisa.
La morte di Eleonora da Toledo: il 29 marzo 1539 venne siglato a Napoli il matrimonio per procura tra Cosimo I de’Medici e Leonor Alvarez de Toledo y Osorio, figlia del viceré don Pedro Alvarez de Toledo. Fece seguito il matrimonio religioso a Firenze, ma prima di ciò vi fu il loro primo incontro a Pisa. Arrivata al porto di Livorno, il 22 giugno, Eleonora venne accolta dall’Arcivescovo Onofrio Bartolini ed insieme si diressero a Pisa, dove il giorno dopo incontrò il suo sposo. Era una donna elegante, sempre vestita con le migliori stoffe e le sue buone maniere furono ben accolte dalla popolazione. Eleonora e Cosimo rivolsero particolari cure alla città di Pisa, attratti dalla sua posizione geografica e dal clima. All’interno del palazzo accolsero ospiti illustri, da Benvenuto Cellini agli ambasciatori di Spagna e da qui avviarono la realizzazione della tenuta di San Rossore. Fu proprio Eleonora a volere sul mare bellissimo una tenuta ricca di pesca e di caccia, chiusa d’ogni lato da confini naturale. La Granduchessa volle inoltre abbellire il palazzo dotandolo di un giardino, secondo il progetto, mai realizzato, di Baccio Bandinelli. Nel 1562 seguì suo marito in Maremma, assieme ai figli Giovanni, Garcia e Ferdinando e si ammalò gravemente di malaria. Debole di salute, viste anche le undici gravidanze, dopo solo un mese di malattia, Eleonora si spense nel palazzo pisano il 17 dicembre 1562.
A CASA DI BITTA
50m
Mazzini, 90 p.3
Recapito 331 1487006
TESTAMATTA
100m
Lungarno Mediceo, 16 p.2
Recapito 333 8546761
VERDI
180m
Piazza della Repubblica, 5-6
Recapito 050 598947
RESIDENCE DOMUS
190m
Via La Tinta, 11-13
Recapito 050 2201404 - 412 - 049
BABETTE FOOD AND ART CAFE'
80m
Lungarno Mediceo, 15
Recapito 050 9913302
TRATTORIA ALLA GIORNATA
130m
Via Santa Bibbiana, 11
Recapito 050 542504
PIZZERIA GALILEO
190m
Via Sebastiano Silvestri, 10/12
Recapito 050 28287
BLACK ROSE SRL
200m
Via Delle Belle Torri, 14
Recapito 050 543841

BESbswy