Ex Hotel Nettuno, lungarno Pacinotti

Ex Hotel Nettuno (L. Corevi, Comune di Pisa)

La famiglia Feroci acquistò l’edificio che prese le attuali sembianze nel 1831 grazie all’architetto Alessandro Gherardesca. L'albergo era dotato di centodieci camere, una brochure pubblicata alla fine dell'Ottocento descriveva una ‘sala d’accoglienza per 300 persone, saloni riservati alle dame, alcuni per la musica e per la lettura, un giardino d’inverno, una galleria, un salone per concerti. Nessun hotel di Pisa superava il Nettuno per eleganza e buon gusto’ L'ex albergo Nettuno è rimasto in attività fino alla seconda metà del novecento ed è oggi sede della casa dello studente conosciuta come Residenza Nettuno.

Virginia Woolf, in viaggio di nozze nel 1912, soggiornò con il marito all’hotel Nettuno, di cui memorizzò immagini che utilizzò venti anni dopo nel racconto Flush, dove descrive, attraverso gli occhi di un cocker, la vita di Elisabeth Barrett e Robert Browning che, durante un loro viaggio, soggiornarono anche a Pisa: lo pubblicò quando tornò qui per la seconda volta, nel 1933.

Cit. L’Arno scorre via, con la solita spuma color caffè. (…) Tutti i colori, qui, sono marmo bianco - azzurrastro contro un cielo molto luminoso e purissimo. La torre pende, prodigiosa. Un frate questuante sull'ingresso con uno stravagante cappello di cuoio. Il clero che passeggia...

Diario di Virginia Woolf (12 maggio 1933)