Veduta aerea Giardino Scotto_ foto con drone (F. Muzzi)
Giardino Scotto
Interno Giardino Scotto (L. Corevi, Comune di Pisa) La tradizione, seppur infondata, poiché all’epoca non era ancora divenuto un giardino di delizie, racconta che in questo luogo nel Settecento si tenevano alcune riunioni della Colonia Alfea (l'Arcadia pisana): tra le presenze illustri, Carlo Goldoni, che vi recitò un sonetto (scena rappresentata in un dipinto di Annibale Gatti sul sipario del teatro Verdi). Alla fine del 1744 Goldoni arrivò a Pisa e vi restò per tre anni. Nel 1753 pubblicò la commedia Il servitore di due padroni, il cui canovaccio aveva scritto in città, dedicandola ai 'felicissimi giorni' passati a Pisa. La Colonia Alfea nacque a Pisa il 24 maggio del 1700 dall’unione tra le Accademie degli Stravaganti, degli Ombrosi, degli Oppressi e degli Inesperti. I requisiti per l'ammissione erano la 'civiltà dei natali, unita alla bontà dei costumi' oltre ad una solida reputazione d'erudito in almeno una delle principali scienze.