Via Livia Gereschi (M. Pileri)Ricordiamo Livia Gereschi per il suo coraggio e il suo amore verso il prossimo. Livia si era laureata in lingue straniere ed era un’insegnante di tedesco. Durante la seconda guerra mondiale si trovava a Molina di Quosa, un piccolo paese ai piedi del Monte Pisano dove molti erano sfollati. La notte tra il 6 e il 7 agosto del 1944 arrivarono i tedeschi e ‘rastrellarono’ uomini, donne e bambini, tra di loro c’era anche lei che, parlando tedesco, chiese ai soldati di liberarli, al loro rifiuto, propose allora che rilasciassero almeno le donne e i bambini. Questa seconda richiesta fu accettata, le donne e i bambini si misero in salvo, ma non ci fu niente da fare, né per gli uomini, né per Livia Gereschi. I loro nomi si trovano scritti sul Monumento ai caduti de La Romagna, vicino a Molina di Quosa.