Porta San Martino (L. Corevi, Comune di Pisa)Porta e torre San Martino in Guatholongo, del 1243,prende il nome dall’antico quartiere omonimo, il 'guado longo', dove per la ridotta distanza tra gli argini era possibile attraversare il fiume servendosi di zattere a corda. La porta è l’unica testimonianza della presenza delle mura medievali, demolite tra il 1872 e il 1920 per sviluppare il nuovo e moderno quartiere della stazione. La torre è visibile solo dall’esterno, lo spazio è di proprietà privata. Sul lato opposto, al numero 24, si trova il Villino Ceci, o villa Baldacci, storica famiglia pisana che da più di 100 anni lavora in ambito farmaceutico, dal bel cancello in stile liberty.
AntonioCeci fu un noto chirurgo di Ascoli Piceno, cultore della storia dell’arte e collezionista, che, trasferitosi a Pisa nei primi anni del Novecento, riuscì a creare una delle più grandi raccolte d’Italia di arte fiamminga e italiana, con opere di Raffaello, Rosso Fiorentino, Bruegel, Cigoli, alcune delle quali sono oggi esposte al Museo Nazionale di Palazzo Reale.