Ponte di Mezzo
Ci sono sull’Arno tre ponti per andare da una parte all’altra della città: quello di mezzo è in pietra, ed è lungo un po’ più della metà del Pon Royal; è a tre arate, con le curvature di un bellissimo marmo bianco, come le pietre sopra i muri laterali (Montesquieu, 1824).
Distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruito nel 1959 a una sola arcata in cemento, rivestito di marmo bianco di Verona dagli architetti Renzo Bellucci, Giovanni Salghetti-Drioli e Raffaello Trinci.
Curiosità sul fiume: viste le numerose piene dell’Arno, che più volte distrussero i ponti della città (l’ultima nel 1966, che causò il crollo del ponte Solferino), si ricorse a più soluzioni per regolarizzarne il corso. Nel 1528 l’ingegnere Amadio d’Alberto suggerì di rivolgersi al genio di Michelangelo Buonarroti per un progetto di contenimento delle acque del fiume e così fu. Dopo una giornata intera spesa a consultare le carte, il 4 giugno 1528, Michelangelo presentò il suo progetto, purtroppo andato perduto a causa dell’assedio di Firenze che riportò i Medici al potere.