Il miracolo degli impiccati, Raffaello e aiuti ( Mibact-Direzione regionale musei della Toscana)Il Palazzo Reale, o Granducale, sorge sull’area dell’antico palazzo dei marchesi di Tuscia e delle case torri delle ricche famiglie dei Dodi e dei Caetani. Nel 1583 il palazzo fu completamente ricostruito per volere di Francesco I de’ Medici, da BernardoBuontalenti, che lo trasformò nel Palazzo Granducale, ma l’aspetto attuale si deve all’intervento dei Lorena nel XVIII. Sono di questo periodo i tre ponti sospesi che lo collegano alla Chiesa di San Nicola e al palazzo delle Vedove. Dopo l’unità d’Italia il palazzo fu residenza invernale dei Savoia fino al 1919, quando divenne proprietà dello Stato. Dal 1989 è sede del museo (Museo Nazionale di Palazzo Reale) e della Soprintendenza per i Beni A.P.P.S.A.E. di Pisa e Livorno. Il museo è uno dei più ricchi della città e vanta opere del calibro di Raffaello, Bronzino, RossoFiorentino e GuidoReni. Di grande pregio è l’esposizione dei cinque arazzi di Manifattura Medicea del XVI-XVII secolo, provenienti dalla villa di Poggio a Caiano, oltre alla quadreria di Antonio Ceci, con opere del Francia, Peter Brueguel il Vecchio e Canova. Attraverso i ritratti, da Eleonora da Toledo a Vittorio Emanuele II, è possibile rivivere la storia del palazzo e della città, mentre la sezione dedicata al Gioco del Ponte, rievocazione storica pisana, ci rivela l’aspetto ludico della città nei secoli.