La tenuta, che si estende per circa 300 ettari, è prevalentemente pianeggiante, ed è caratterizzata da una vocazione agricola e dalla presenza di strutture ricettive e ristoranti ricavati dai poderi e dalle case coloniche realizzati a partire dal 1919, quando Vittorio Emanuele III, a seguito della vittoria nella prima guerra mondiale, donò questa zona all’Opera Nazionale Combattenti. All’interno della tenuta si trovano diversi sentieri percorribili a piedi o in bicicletta e il lago delle Tamerici, con un’area attrezzata per picnic.
Villa Medicea di Coltano: Cosimo I dei Medicicominciò nel 1558 a bonificare questa zona facendo realizzare il fosso delle Bocchette. A partire da una residenza edificata probabilmente intorno all'anno Mille, nell'attuale località Palazzi, dove restano ancora una colonna in prossimità della chiesa e le mura perimetrali, interne al palazzo, Cosimo I fece costruire la tenuta che era importante dal punto di vista agricolo per la produzione di cereali e latticini. Nel 1586, su progetto di Bernardo Buontalenti, fu costruita la villa che funzionava come centro amministrativo della zona. La costruzione è caratterizzata dalla presenza di fortificazioni, con quattro torrette agli angoli, e fu usata spesso come residenza di caccia, tanto che la tenuta più tardi venne inclusa tra le otto bandite granducali, insieme a Poggio Imperiale, le Casine dell’Isola, Cafaggiolo, Migliarino, San Rossore e il Tombolo. I Lorena, entrati in possesso del patrimonio mediceo nel 1737, ampliarono e abbellirono l’edificio, usandolo anche come luogo di rappresentanza. Per un certo periodo l'allevamento di una razza equina molto pregiata, voluta dal granduca Pietro Leopoldo,venne praticato nella tenuta, mantenuta comunque principalmente come riserva di caccia. Dopo essere appartenuta ai Savoia e in seguito allo Stato Italiano, venne donata, assieme ad altre tenute tra Pisa e Livorno, all'Opera Nazionale Combattenti: fu questo ente ad occuparsi, tra il 1920 e il 1933, del completamento della bonifica dell’area, per consentirne lo sfruttamento agricolo. In seguito la villa fu venduta, attualmente è proprietà del Comune di Pisa. La villa è stata oggetto di un recente restauro che ha restituito il colore bianco agli intonaci esterni, nel solco della più radicata tradizione delle ville dei Medici. La villa è aperta al pubblico e nel parco vengono realizzate numerose attività.
La stazione radio di Marconi:il 19 novembre del 1911 partì da questo luogo la prima comunicazione radiotelegrafica: Guglielmo Marconi (premio Nobel per la Fisica nel 1909), alla presenza del re Vittorio Emanuele III, aveva mandato i suoi saluti a Glace Bay, nella Nuova Scozia. Marconi scelse proprio questa zona perché caratterizzata da una marcata depressione del terreno che la rende una grande antenna parabolica naturale. Per questo motivo nel dopoguerra anche gli americani installarono in questo luogo un grande centro radio chiamato ‘L’orecchio del Mediterraneo’. Nel 1921, a seguito di radicali lavori di ampliamento, la stazione radio di Marconi divenne la più potente stazione ricetrasmittente d’Europa e fu utilizzata per le comunicazioni intercontinentali. Dal 1919 al 1924 la stazione venne impiegata dalla Regia Marina per estendere le comunicazioni alle imbarcazioni in navigazione. La gestione venne poi affidata ad una società privata, la 'Italo Radio', fino al 1930, quando la stazione radio passò sotto la gestione diretta del Ministero delle Poste. In quel periodo il Centro conobbe il suo massimo splendore; nel 1931 partì dal centro il segnale radio che accese le luci del Cristo Redentore a Rio de Janeiro, quale dimostrazione dell'affidabilità e dell'importanza delle comunicazioni radio intercontinentali.