Case torri Miniati - Via S. Maria (A. Matteucci)Tra il X e il XIV secolo Pisa affrontò il suo più importante periodo di espansione, grazie ai commerci e alla potenza militare. Le nobili famiglie cominciarono a mostrare le loro ricchezze soprattutto attraverso l’edilizia, con abitazioni che si distinguevano in altezza: le case torri. La particolare forma degli archi acuti, costruiti forse con l’utilizzo delle centine ricavate dalle costole delle galee (che con la chiglia creano l’ossatura della nave), permetteva di scaricare il peso dei pilastri in pietra, verrucana, arenaria o addirittura marmo. Le mensole che fuoriescono dalle pareti servivano a sostenere un sistema di balconate e ponti in legno, utili come collegamento con altre torri amiche, o semplicemente per aumentare la superficie calpestabile. Le prime finestre erano piccole, ma nei secoli divennero sempre più grandi ed eleganti, con colonne e lobature di marmo e ghiere decorate. Il complesso di CaseMiniati è composto da quattro case torri edificate tra il XII e il XIII secolo. Da via A. Volta si sviluppano: casa Miniati, due torri preesistenti con struttura in calcare bianco e verrucano, tipico delle vergature reali, presenti negli edifici più rappresentativi (spesso si trovano fasce bicrome come negli edifici religiosi della piazza del Duomo); casaPrini, con unico arcone; casaGolfieri, a doppio arco con bifore in verrucano. Le case torri avevano al pianterreno una bottega, o una stalla, salendo si trovavano i quartieri sovrapposti e all’ultimo piano, spesso in legno, la garitta per i soldati o il vano cucina/dispensa.