Statua di bronzo 'Agelo Caduto' dello scultore e pittore polacco Igor Mitoraj di fronte a Casa Dell'Opera (L. Corevi, Comune di Pisa)
Casa dell’Opera e Domus Comeliana
Statua di bronzo 'Agelo Caduto' dello scultore e pittore polacco Igor Mitoraj di fronte a Casa Dell'Opera (L. Corevi, Comune di Pisa) Da questo punto è facilmente visibile l’andamento curvilineo delle mura. Questa particolarità è dovuta all’esistenza, in passato, del fiume Aesar, poi Auser che, rotti gli argini in epoca romana, in una zona ancora oggi chiamata Ripafratta, giunse a Pisa a nord-est, presso la chiesa di San Zeno, per proseguire in direzione del mare, creando un’ansa. Quest’ultima è ancora oggi percepibile proprio grazie alla forma delle mura. In epoca medievale l’Auser si diramò ulteriormente, creando l’Auserculum (piccolo Auser) oggi più o meno corrispondente al Serchio, con foce autonoma, e l’Ozzeri, un piccolo canale che entrava in città proprio da San Zeno e si riversava in Arno in prossimità del ponte di Spina Alba (oggi della Fortezza) a est.
L’edificio che segue il Campo Santo è la Casa dell’Opera, sede degli appartamenti e degli uffici degli operai che hanno reso grande la piazza. L’Opera della Primaziale (così chiamata in quanto la Cattedrale di Pisa è la casa del Primate, o arcivescovo della città), è un’istituzione nata per sovrintendere ai lavori di costruzione dei monumenti della Piazza del Duomo. Si vedono, poi, due grandigru bianche alle quali erano agganciati due tiranti di acciaio che si collegavano al quarto anello della Torre di Pisa per sostenerla durante i lavori di sotto-escavazione, che ne hanno permesso il raddrizzamento nel periodo tra il 1990 e il 2001.
Lungo il prato della Piazza si affaccia la Domus Comeliana acquistata e restaurata nel 1947 dal professore Marcello Comel, direttore della Clinica dermatologica dell’Università di Pisa. Attualmente un centro polifunzionale.