Gli animali: il parco ospita numerose specie arboree e animali, come vacche e daini, dei quali abbiamo menzione fin dal 1300. Il cinghiale è un inserimento di Elisa Baciocchi, mentre il coniglio selvatico di Vittorio Emanuele II, ma il caso più curioso è sicuramente quello relativo ai dromedari.
- I dromedari di San Rossore: furono importati nel 1622 dal granduca Ferdinando II de’Medici e subito trovarono un habitat adatto alle loro esigenze. Nel 1944 se ne contavano 234 esemplari, utilizzati per il lavoro e nei trasporti di materiale. Purtroppo le truppe mongole, al seguito dei nazisti, si cibarono dei dromedari, essendo la loro carne un piatto nazionale, segnandone l’estinzione. Dopo un tentativo di reintroduzione, i dromedari scomparvero definitivamente nel 1974 (un esemplare è al Museo di Storia Naturale di Calci, Pisa). In occasione del Pisa Route 2014, gli Scout di Agesci hanno donato 3 esemplari di dromedari al parco dove oggi vivono indisturbati.
- I cavalli di San Rossore: già dal Settecento sono presenti nel parco come razza autoctona, i cavalli vivono stabilmente nelle scuderie di Barbaricina e si allenano, o gareggiano nel grande ippodromo di San Rossore almeno dal 1854.
- La razza bovina pisana: è una pregiatissima razza bovina, meglio conosciuta come Mucco Pisano, allevata nel parco di San Rossore e a rischio estinzione. La popolarità del Mucco Pisano crebbe nel Settecento per la sua versatilità, e la sua carne è una delle più pregiate d’Italia.
Ippodromo di San Rossore: nato nel 1829 con Pietro Leopoldo II di Lorena, ospita dal 1885 la famosa corsa Premio di Pisa, una gara su 1600 metri riservata ai cavalli di tre anni.
Attività nel parco: all’interno del parco è possibile scegliere tra un vasto numero di attività, oltre naturalmente alla possibilità di passeggiate e giri in bicicletta: grazie al centro visite interno è possibile fare un caratteristico giro in carrozza, o in trenino, oppure scegliere di imbarcarsi per un affasciante viaggio in battello fino al centro di Pisa e molto altro.