Integrità, autenticità, protezione e gestione del sito

Torre di Pisa con la bandiera della città
Torre di Pisa con la bandiera della città

Le caratteristiche di integrità, autenticità, protezione e gestione del sito di Piazza del Duomo

Oltre alla rispondenza a uno o più criteri di selezione, vi sono altre condizioni necessarie affinché un bene o un sito culturale veda riconosciuto il suo Eccezionale Valore Universale da parte dell’UNESCO:

  1. il soddisfacimento delle condizioni di integrità e autenticità;
  2. l’attuazione di un sistema adeguato di protezione e di gestione che ne garantisca la tutela.

 

 

  • INTEGRITÀ

    La Piazza del Duomo, come si vede oggi, è un complesso monumentale e uno spazio pubblico, frutto di un lungo progetto che risale al Medioevo. Iniziò nel 1063, con la fondazione della nuova Cattedrale, e si concluse nel XIV secolo con la definizione di una vera "piazza".
    Il sito iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale comprende 8,87 ettari, circondata in parte da una zona “cuscinetto” o “tampone” di 254 ettari, che racchiude al suo interno gli elementi necessari per preservare e trasmettere l’Eccezionale Valore Universale del sito.

    Gli interventi effettuati nel corso dei secoli, dopo il completamento della Piazza, hanno preservato l'integrità delle strutture e il rapporto spaziale tra i monumenti. Anche il legame tra i monumenti e il loro contesto storico è stato preservato e risulta ancora oggi visibile. Allo stesso modo, l'ampliamento del sito ha assicurato che i tre principali assi visivi fossero adeguatamente preservati. La creazione della zona cuscinetto ha, inoltre, fornito un ulteriore livello di protezione agli attributi del sito, sebbene una forma addizionale di tutela potrebbe essere garantita a nord e ad ovest.
     
  • AUTENTICITÀ

    Il complesso monumentale di Piazza del Duomo a Pisa ha conservato nel tempo le caratteristiche e gli attributi storico-artistici che trasmettono il suo Eccezionale Valore Universale. Dopo la costruzione degli edifici monumentali e della piazza, i numerosi interventi architettonici e urbanistici intercorsi hanno rafforzato il rapporto tra la piazza stessa e la città, nel rispetto dei valori e del significato degli edifici del complesso monumentale. In tempi più recenti, tutti i lavori di restauro sono stati eseguiti da personale qualificato, rispettando gli standard internazionali e nazionali per la pratica. L'autenticità del sito, in particolare in termini di conformazione, ubicazione, tecniche architettoniche e valore storico-artistico, è stata, dunque, preservata nel tempo.
     
  • PROTEZIONE E GESTIONE

    Esiste un adeguato quadro legislativo e di protezione a livello nazionale, che si riflette nei piani comunali. Grazie a questi strumenti la struttura e il valore storico-artistico dei monumenti devono essere tutelati e preservati nel tempo. A tal proposito va ricordato che i monumenti che fanno parte di Piazza del Duomo sono tutti soggetti a vincolo, in base al quale qualsiasi lavoro da realizzarsi sul sito necessita dell’approvazione da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso i suoi uffici locali. Per quanto riguarda l'uso previsto, i siti di interesse architettonico sono classificati come "strutture urbane" e in particolare il Cimitero Monumentale è considerato un vero e proprio museo. Le aree del prato sono classificate al pari dei "giardini di valore storico, architettonico o naturale".

    Alla protezione garantita dagli strumenti di tutela legislativa si aggiunge quella garantita da una stabile struttura di gestione che vede i monumenti della piazza sotto la responsabilità dell’Opera della Primaziale Pisana (OPA).
    L’Opera della Primaziale Pisana è l’ente deputato alla gestione del sito e dei monumenti in esso custoditi. L’OPA ha una storia antica: nasce per sovrintendere ai lavori di costruzione del complesso monumentale già a partire dalla prima metà dell’anno 1000; tuttavia fu oltre un secolo dopo, nel 1202, che l’Operaio, ovvero l’amministratore dell’Opera del Duomo, fu nominato dal podestà e non più dall’arcivescovo come avveniva in passato. Tale evento garantì all’Ente una propria identità istituzionale che si conservò immutata nei secoli.