Protagonista di questo percorso è l’Arno, asse di sviluppo urbano della città. Specchio su cui si riflettono monumenti storici e palazzi, e quindi opportunità per raccontare le numerose vicende storiche della città attraverso la rievocazione dei personaggi che hanno reso illustre Pisa.
Dai lungarni, l’itinerario seguirà un’ impronta di turismo “vagabonding” addentrandosi all’interno dell’antico quartiere di Chinzica, per immergersi nell’atmosfera medievale dei vicoli e delle case torri. Attraversando il Ponte della Cittadella, cammineremo in direzione del quartiere di Santa Maria lasciandoci alle spalle il complesso degli Arsenali, che evocano l’antico rapporto di Pisa con il mare. Il trekking proseguirà tra piazze e vicoli fino a raggiungere i lungarni del quartiere di San Francesco e la Cittadella Nuova, oggi conosciuta come “Giardino Scotto”.
Scheda tecnica
Tempo di percorrenza: circa 2 ore
Lunghezza: circa 4 Km
Collegamento a percorsi di media/lunga percorrenza: Collegamento alla Via Francigena attraverso il Monte Pisano – Lungarno Guadalongo (http://www.piediincammino.it/in-cammino-da-pisa-a-lucca-attraverso-il-monte-pisano-e-la-via-francigena/ ) - Ciclopista del Trammino - Via di Porta a Mare (http://www.piediincammino.it/ciclopista-del-trammino/ )
Itinerario
L’itinerario parte da Piazza XX Settembre, il cuore amministrativo e commerciale della città di Pisa.
Già durante il dominio fiorentino l’area aveva assunto tale funzione e a ricordarcelo rimangono le Logge dei Banchi, antico mercato della lana e della seta e il Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa.
Lasciando alle spalle il Comune entriamo nell’antico quartiere di Chinzica da Via Toselli.
L’appellativo dell’area, che oggi comprende da est a ovest il quartiere di San Martino e Sant’Antonio, sembra essere in uso a partire dalla fine dell’VIII secolo. Per alcuni studiosi il termine deriverebbe dal longobardo Kinzig, ad indicare un dislivello o un avvallamento di questa riva del fiume rispetto all’altra. A quest’area di Pisa è legata anche la figura della leggendaria eroina Kinzica de’Sismondi, ragazza di nobile famiglia che nell’XI secolo avrebbe salvato la città da una incursione dei Saraceni correndo a dare l’allarme ai suoi concittadini.
Camminando è possibile cominciare a riconoscere l’antico tessuto urbano caratterizzato da stretti vicoli e case torri. Tra gli edifici medievali spiccano il Palazzo Mosca e la Chiesa di Santa Cristina.
Da Via la Nunziatina attraversiamo Via Mazzini, precedentemente nota come Carraia di Santa Maria Maddalena che prende il nome dell’omonima chiesa. La Chiesa della Maddalena risale al 1156, l’oratorio apparteneva alle religiose dell'Ordine di Malta. Nel 1717 Andrea Vaccà lo riedificò nelle eleganti forme barocche in stucchi e marmo ancora visibili nonostante i danni della seconda guerra mondiale. Entriamo nel cuore del quartiere di Sant’Antonio, che rappresentava nel Medioevo un’area di lavorazione delle pelli e dei metalli, come rivelato da recenti scavi agli ex laboratori Gentili di via Sant’Antonio.
Raggiungiamo il Parco di Santi Cosma e Damiano precedentemente occupato dall’antica chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano, andata distrutta dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Si prosegue per Via San Paolo raggiungendo la Cappella di Sant'Agata e la Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno, bellissimo esempio di romanico pisano.
Uscendo da Porta della Degazia a Mare oltrepassiamo il fiume Arno per raggiungere la zona degli Arsenali Medicei oggi sede del Museo delle Navi Antiche di Pisa. Tale area nel medioevo era occupata dalla Cittadella Vecchia oggi costituita dalla ricostruita Torre Guelfa, dal sottostante palazzotto quattrocentesco e dall’arco di accesso del distrutto Ponte a Mare. Solo un’attenta osservazione permette invece di rintracciare il moncone della Torre Ghibellina risalente al XIII secolo, fortemente danneggiata durante il secondo conflitto mondiale. La struttura, chiamata anche Torre a Mare, era posta a difesa dell'angolo Sud Ovest dell’area adibita alla cantieristica navale della Repubblica pisana detta Terzania.
Proseguendo sui Lungarni costeggiamo il Museo Nazionale di Palazzo Reale ed entriamo nel Quartiere di Santa Maria da Piazza Carrara alla scoperta di una Pisa insolita. Nei secoli centrali del Medioevo questa parte della città era nota come Porta Maris poiché nelle vicinanze si trovava la porta delle mura precomunali rivolta verso il mare e dalla quale si usciva per imbarcarsi. Scopriamo la piccola chiesa di San Giorgio a Porta a Mare attestata nel 1161, il settecentesco Teatro Rossi, la deliziosa Piazza Dante animata dalla presenza degli studenti universitari, il Palazzo de La Sapienza e perdendoci tra i vicoli medievali raggiungiamo Piazza delle Vettovaglie nota a partire dal ‘400 come Piazza del Grano o dei Porci, in quanto sede del mercato cittadino. Il luogo prese il nome di Piazza delle Vettovaglie solo nel 1771 sotto il dominio dei Lorena. L’assetto attuale è il risultato di numerosi interventi e rifacimenti che si susseguirono per diversi secoli, ma che mantennero inalterata la funzione commerciale di tale area urbana. Stessa destinazione aveva la Piazza Cairoli, un tempo detta de' Cavoli, oggi conosciuta come Piazza della Berlina. Quest’ultima denominazione evoca il periodo in cui la piazza svolgeva la funzione di gogna pubblica dei condannati.
Percorrendo il Lungarno Mediceo osserviamo un susseguirsi di edifici nobiliari che hanno ispirato versi di scrittori e poeti quali Lord Byron e P.B. Shelley. Incontriamo il Palazzo Toscanelli sede dell'Archivio di Stato, il Palazzo Roncioni unico edificio nobiliare ad aver mantenuto l'originario scalo dal quale oggi partono i battelli turistici ed il Palazzo de' Medici. Accanto a quest'ultimo ha sede il Museo Nazionale di San Matteo, il più importante museo di pittura e scultura pisana. La collezione di opere è esposta nei locali dell'ex convento medievale annessi alla Chiesa di San Matteo, fondata nell' XI secolo.
Attraversando il Ponte della Fortezza raggiungiamo la Cittadella Nuova (oggi Giardino Scotto), contrapposta alla Torre Guelfa della Cittadella Vecchia che ormai si scorge in lontananza sulla porzione nord occidentale di Pisa. La Cittadella Nuova fu edificata dai fiorentini tra il 1406 e il 1470. Oggi la struttura appare come risultato di numerosi rifacimenti e ristrutturazioni che si susseguirono dal XVI al XVIII secolo.
L'ultimo tratto dell'itinerario si sviluppa sul Lungarno Galileo Galilei. Nello storico Palazzo Lanfranchi ha sede il Museo della Grafica che ospita le più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea.
A poca distanza troviamo il Palazzo dei Consoli del Mare, o Palazzo Fiumi e Fossi, unico edificio arretrato rispetto al resto dei palazzi che si affacciano direttamente sul Lungarno, offrendo alla vista un ampio e profondo giardino. Questa peculiarità lega il palazzo a una leggenda: si narra infatti che sul terreno che accoglie il giardino sorgesse un tempo la dimora del Conte Ugolino della Gherardesca. Considerato un traditore, il Conte fu condannato per tradimento dai pisani che ordinarono di radere al suolo l'edificio e di cospargere sale sul terreno, affinché non vi sorgesse più nulla.
A poca distanza si trovano il Palazzo dei Cavalieri di Malta e l'adiacente Chiesa del Santo Sepolcro (XII secolo) dalla caratteristica pianta ottagonale.