Un totem in piazza Vittorio Emanuele, tanti segnali colorati lungo Corso Italia, per terra e in alto come insegne pop, che propongono le opere inconfondibili di Keith Haring e tracciano un percorso ideale dal murale "Tuttomondo" a Palazzo Blu, dove è in corso la mostra dedicata all'artista Newyorkese.
Si chiama "Keith is back in Pisa!", l’iniziativa, realizzata in questi giorni in collaborazione tra Palazzo Blu, Fondazione Pisa, MondoMostre e il Comune di Pisa, un modo per ricordare il legame speciale che Keith Haring ha avuto con Pisa negli ultimi mesi della sua breve vita, con l’arrivo in città nell’estate del 1989 per realizzare il celebre murale "Tuttomondo" sulla parete esterna del convento di Sant’Antonio.
All’epoca fu un vero e proprio evento per i pisani e la città, vissuto con il grande entusiasmo che l’artista statunitense sapeva creare intorno a se e alla sua arte colorata e piena di vita. Con un allestimento vivace ed elegante, il percorso colorato attraverso il centro città rinnova questo legame, ‘riporta’ Keith Haring a Pisa e all’attenzione dei suoi numerosi estimatori.
L’iniziativa è collegata alla mostra dedicata all'artista a Palazzo Blu, che oltre a proporre una panoramica ampia su opere dell’artista mai esposte prima in Europa, propone una sezione proprio dedicata a quei giorni pisani che videro la realizzazione di Tuttomondo, a partire dall’amicizia, nata per caso a New York, con Piergiorgio Castellani, che portò Haring in Italia e lo coinvolse in questo straordinario progetto artistico.
La mostra Keith Haring, a cura di Kaoru Yanase, Chief Curator della Nakamura Keith Haring Collection propone oltre 170 opere dell’artista statunitense che appartengono alla collezione personale di Kazuo Nakamura, che si trova nel museo dedicato all’artista in Giappone.