Giornate FAI Autunno 2023

Giornate FAI Autunno 2023
Giornate FAI Autunno 2023
Luogo: 
Pisa
Data iniziale: 
Data finale: 

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e ormai atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica, da dodici anni, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana, animato e promosso con entusiasmo dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione, saranno proposte speciali visite a contributo in centinaia di luoghi straordinari in tutta Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure perché curiosi, originali o poco valorizzati e conosciuti.

Il pubblico potrà meravigliarsi di fronte alla ricchezza e alla varietà dei tesori di storia, arte e natura che si celano, inaspettati e stupefacenti, in ogni angolo della Penisola: tra questi si scopriranno palazzi storici, ville, chiese, castelli, e ancora esempi di archeologia industriale, musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche, laboratori artigiani e siti produttivi. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di raccolta fondi della Fondazione "Ottobre del FAI", attiva per tutto il mese.

Nella nostra città l'appuntamento è con "MASSIMO CARMASSI A PISA: IL RESTAURO DEL TEATRO VERDI E "LA MATTONAIA"

Pisa, quartiere San Francesco: qui si collocano due tra le principali opere dell'architetto Massimo Carmassi. Nel pieno centro storico della città, in un contesto urbano fortemente stratificato, si trovano il Teatro Giuseppe Verdi, esempio paradigmatico di architettura teatrale ottocentesca, ed il complesso di San Michele in Borgo, che insiste sul retro dell'omonima chiesa, in luogo dell'antico chiostro distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel proprio periodo di dirigenza dell'ufficio progetti del Comune di Pisa, Carmassi si dedica al recupero del retro di San Michele in Borgo: dopo numerose soluzioni progettuali sviluppate a partire dal 1974, nel 1986 viene avviato il cantiere. Seppur mai concluso, il complesso è oggi noto in tutto il mondo come caso paradigmatico di recupero urbano virtuoso. Pochi anni dopo, tra il 1986 ed il 1989, è la volta del restauro del Teatro Giuseppe Verdi, costruito ad opera dell'architetto Andrea Scala tra il 1865 e il 1867. L'intervento, che avviene sia all'interno che all'esterno, è riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale come un esempio riuscito di integrazione tra antico e nuovo.

Stesso quartiere, due interventi sul tessuto preesistente con il medesimo intento di ricerca di equilibrio tra conservazione e reinterpretazione. Il restauro del Teatro Verdi, meticoloso intervento di adeguamento alle nuove normative ed esigenze degli standard di sicurezza e degli spazi di servizio, preserva le caratteristiche materiali e spaziali con tanta dedizione che si potrebbe compiere un lungo percorso all'interno del teatro senza trovare il minimo segno di intervento da parte dell'architetto. Carmassi, nella profonda convinzione che il valore del teatro ottocentesco risieda nell'autenticità dei materiali e nell'integrità degli spazi principali, raggiunge un elegante equilibrio tra conservazione pura e progettualità, utilizzando materiali leggeri quali acciaio e vetro. Dal canto suo, il complesso di San Michele in Borgo può essere considerato la massima espressione della ricerca di Massimo Carmassi sul tessuto urbano di Pisa e in particolar modo sulla tipologia della casa-torre: intrecciando un profondo dialogo con la storia della città, applica le più moderne teorie accademiche del restauro, curando i dettagli con un approccio artigianale.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Ci avvicineremo all'architettura contemporanea, talvolta poco considerata, concentrandoci sull'architetto Massimo Carmassi. Visiteremo insieme il Teatro Verdi di Pisa sotto una luce diversa, osservando da vicino i restauri e gli interventi compiuti dal progettista, sia all'interno che all'esterno dell'edificio. Ci muoveremo in platea e tra i vari ordini del teatro, giungendo al sottotetto, generalmente non accessibile al pubblico, nel quale è possibile osservare la struttura di legno della cupola; al di fuori dell'edificio, ci soffermeremo sulla scala, anch'essa opera dell'architetto. Approfondiremo quindi la storia del Complesso di San Michele in Borgo, meglio conosciuto come "La Mattonaia", percorrendone il perimetro, riscoprendone il valore architettonico ed il dialogo con il quartiere. Si tratta di un'apertura unica: il Banco FAI sarà collocato al Teatro Verdi, dove sarà necessario recarsi per partecipare. In caso di grande affluenza, la chiusura del bene potrebbe essere anticipata.

Andrea Crudeli e Gruppo FAI Giovani di Pisa

VISITE A CURA DI

Ordine degli Architetti di Pisa, Gruppo FAI Giovani di Pisa, Delegazione FAI di Pisa.

https://fondoambiente.it/