Palazzo Lanfreducci detto ‘Alla Giornata’
Oggi sede del Rettorato dell’Università, è uno degli edifici di maggiore interesse nel panorama dell’architettura pisana della prima metà del XVII secolo. Il progettista fu Cosimo Pugliani, architetto fiorentino legato alla corte cui si devono molti interventi a Pisa. I lavori iniziarono nel 1607 per ordine di Francesco Lanfreducci, cavaliere di Malta di ritorno da una lunga prigionia ad Algeri.
La facciata è costruita in marmo e pietra di verrucano secondo il gusto manierista con canoni classicisti e tardo rinascimentali. Ha cinque campate su tre piani e una scalinata di accesso su cui si imposta il portale bugnato con architrave recante l’iscrizione “Alla Giornata”, segue una balconata con portafinestra e stemma familiare con leone rampante. Sotto la scritta venne appesa una catena con tre anelli.
Diverse sono state le ipotesi circa il significato della frase: un voto, un memento alla condizione dello schiavo, il carpe diem epicureo o una promessa? La scritta compariva su tutti i palazzi di proprietà del Lanfreducci a Pisa, a Noce e anche a Malta. La “giornata” nel XVI secolo era un’azione militare: lo scontro risolutivo tra gli eserciti, la battaglia campale, il teatro dell’onore. Vuole ricordare ai passanti i veri ideali della cavalleria e fu scritto da un cavaliere che lottò tutta la vita contro nemici sleali, abili nello stiletto ma incapaci di confrontarsi a viso aperto sul campo di battaglia. Circa i tre anelli della catena si pensa che alludano alla novella del Boccaccio dove rappresentano le tre religioni monoteiste, nessuna delle quali può pretendere di avere un contenuto maggiore di verità rispetto alle altre. Nel Settecento fu affrescato dal pittore G.B. Tempesti.
In adiacenza sorge la casa-torre Lanfreducci: distinta in due parti risalenti al XII e al XIV secolo, la prima costruita in pietra verrucana e la seconda in laterizi.