La mostra "L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)" è stata prorogata fino a domenica 19 marzo 2023.
Il 1839 segna la nascita della fotografia e l’inizio di un rapporto stretto e complesso fra il nuovo strumento e la pratica scientifica: la macchina fotografica diviene una risorsa fondamentale per la ricerca, la documentazione e la divulgazione delle scienze. Dal racconto tramite disegni si passa alla cattura dell’immagine ‘reale’ grazie al mezzo fotografico, in un continuo miglioramento tecnico e scientifico.
L’occhio della scienza, un progetto sviluppato dal Museo Galileo e dal Museo della Grafica, si propone di illustrare questa fondamentale svolta culturale e scientifica con due mostre allestite, nelle stesse date, a Pisa e a Firenze:
- L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)
Pisa, Museo della Grafica - L'occhio della scienza: Giorgio Roster e Odoardo Beccari, esploratori di luoghi e immagini,
Firenze, Museo Stibbert
Le due mostre, curate da Claudia Addabbo e Stefano Casati, sono organizzate dal Museo Galileo, dal Sistema Museale d'Ateneo dell'Università di Firenze, dal Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Pisa, dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dal Museo Stibbert.
La mostra pisana dal titolo “L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, è ospitata al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galileo Galilei 9), ed è articolata in quattro sezioni – “Umano”, “Vivente”, “Terra”, “Cielo” – per illustrare le applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari in Italia. In esposizione 228 stampe digitali dagli originali, tra i quali molti inediti, per oltre un centinaio di autori.
La sezione “Umano” sottolinea il contributo della fotografia all’indagine sull’uomo da diverse prospettive (antropologica, etnologica, medica, psichiatrica, giudiziaria); “Vivente” rivela invece il suo grande apporto agli studi botanici e zoologici; “Terra” racconta come la fotografia abbia svolto un ruolo fondamentale sia nella ricerca e documentazione archeologica che negli studi geologici e vulcanologici; “Cielo”, infine, mostra quanto e come la fotografia abbia contribuito all’indagine e alle scoperte astronomiche.
Oltre alle quattro sezioni, la mostra dedica approfondimenti ad alcuni aspetti trasversali (“Strumenti scientifici”) e a un personaggio rappresentativo (“Francesco Negri, fotografo e scienziato”).
https://mostre2.museogalileo.it/occhiodellascienza/it/
Orari:
- Martedì – domenica: 10:00 – 19:00
- Lunedì chiuso
Tariffe:
- Intero 5,00 €
- Ridotto 3,00 €