Capodanno Pisano

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Luogo: 
Pìsa centro storico
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Data finale: 

Il cosiddetto calendario pisano, o stile dell'Incarnazione al modo pisano, o ancora semplicemente stile pisano, era un particolare tipo di calendario in uso a Pisa e in altre zone dell'attuale Toscana fino alla metà del XVIII secolo, che faceva iniziare l'anno il giorno 25 marzo (festa dell'annunciazione della Vergine Maria secondo il calendario liturgico), anticipandone di nove mesi e sette giorni l'inizio rispetto allo "stile moderno" o "stile della Circoncisione", ancor oggi in uso, che indica il giorno 1° gennaio come primo giorno dell'anno.

Il Calendario Pisano fu definitivamente abolito il 20 novembre del 1749 per decreto del granduca Francesco Stefano di Lorena, con il quale fu ordinato che in tutto il territorio toscano il nuovo anno cominciasse il 1º gennaio seguente.

Quindi lo Stato pisano, formato grosso modo dalle attuali province di Pisa e di Livorno, dovette uniformarsi all'uso del calendario gregoriano come il resto della Toscana.

Verso la fine degli anni '80 la Parte di Mezzogiorno del Gioco del Ponte, avviò ufficialmente le celebrazioni dell'evento e così fu anche nel prosieguo grazie anche all'impegno dell'Associazione Amici del Gioco del Ponte (che per tale motivo ancora oggi conserva il ruolo di ente coordinatore delle associazioni impegnate nelle attività culturali promosse in occasione del capodanno pisano). Nel2000 l'organizzazione delle celebrazioni è stata affidata al Comune e alla Provincia di Pisa.

L'inizio dell'Anno Pisano è scandito da un orologio solare.

Nel Duomo un raggio di sole entrava da una finestra detta Aurea colpendo una zona prossima all'altare maggiore a mezzogiorno in punto. Col tempo tale orologio è venuto meno a causa delle pesanti modifiche del XVII secolo. Il meccanismo solare fu ripristinato in seguito tra il XIX e il XX secolo, sfruttando una differente finestra e stabilendo come bersaglio una mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto a dove fu riassemblato il pergamo di Giovanni Pisano nel 1926.

L'evento è preceduto da un corteo storico della Repubblica Marinara e dai gonfaloni dei comuni pisani e celebrato con una brevissima cerimonia religiosa che termina alle 12 esatte.

 

(testo e foto da http://www.comune.pisa.it/en/ufficio-scheda/12043/Capodanno-Pisano.html)