Si inaugura, a partire da sabato 20 aprile, al primo piano del Museo della Grafica, un suggestivo allestimento che propone una selezione di opere dalle collezioni museali.
Dai fogli della raccolta Timpanaro – nucleo fondante del Gabinetto Disegni e Stampe dell’Università di Pisa – il percorso prosegue con i doni degli artisti e alcune opere dal fondo Argan e dalle donazioni più recenti.
Un viaggio emozionante nell’immaginario di alcuni tra gli autori che, nei decenni, hanno contribuito a dare prestigio alle Collezioni del Museo della Grafica.
Il Fondo Timpanaro. La raccolta di opere grafiche collezionata da Sebastiano Timpanaro senior, illustre scienziato e storico della scienza, e donata nel 1957 dalla vedova Maria Timpanaro Cardini e dal figlio Sebastiano Timpanaro junior all’Università di Pisa, costituisce il primo, prestigioso nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe.
Al prezioso nucleo di acqueforti di Giovanni Fattori e al corpus di opere ottocentesche, si uniscono disegni e incisioni di molti dei protagonisti di un primo Novecento vissuto da Timpanaro con intensa partecipazione. Da segnalare i fogli di Renato Birolli, Corrado Cagli, Massimo Campigli, Domenico Cantatore, Felice Carena, Carlo Carrà, Pietro Consagra, Primo Conti, Giorgio De Chirico, Pericle Fazzini, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Marino Marini, Ottone Rosai, Toti Scialoja, Ardengo Soffici, Arturo Tosi, Alberto Viani, Lorenzo Viani, Giuseppe Viviani e Tono Zancanaro. Tra i fogli del fondo Timpanaro, che consta di mille pezzi, particolare valore assumono le incisioni di Giorgio Morandi e di Luigi Bartolini, autori che hanno firmato pagine tra le più alte dell’incisione novecentesca.
Il Fondo Argan. Si tratta di un prezioso nucleo di oltre 600 fogli, tra incisioni e disegni, che documentano le amicizie e le relazioni del grande storico e critico d’arte Giulio Carlo Argan (Torino 1909 – Roma 1992) con generazioni di artisti di diversa formazione e cultura, rappresentativi degli orientamenti dell’arte italiana del secondo Novecento. La raccolta, donata all’Università di Pisa dalla figlia del critico Paola Argan e dal nipote Andrea, comprende opere – per citare soltanto i nomi più illustri – di Carla Accardi, Luigi Boille, Giuseppe Capogrossi, Primo Conti, Antonio Corpora, Umberto Mastroianni, Luciano Minguzzi, Bruno Munari, Concetto Pozzati, Mauro Reggiani, Guido Strazza, Giuseppe Uncini e Emilio Vedova. La collezione svela, nel complesso, quello scenario emblematico nel quale presero forma i dibattiti e le ricerche artistiche che trovarono in Argan un imprescindibile punto di riferimento critico e teorico.
I doni degli artisti. Ininterrotto è stato l’accrescimento delle raccolte del Gabinetto Disegni e Stampe, grazie al flusso di donazioni iniziato nel 1958 in seguito all’appello pubblico rivolto da Ragghianti ad artisti italiani e stranieri. Da segnalare l’ingresso in collezione di opere di autori quali Giuseppe Capogrossi, Fabrizio Clerici, Emilio Greco, Ennio Morlotti, Bruno Munari, Achille Perilli, Arnaldo e Giò Pomodoro, Pablo Picasso, Aligi Sassu, Vittorio Tavernari, Ernesto Treccani, Emilio Vedova o Alberto Ziveri.
Rilevante per quantità e qualità il nucleo di opere dell’architetto futurista Mario Chiattone. Il corpus, donato nel 1964, costituisce una preziosa testimonianza di una produzione straordinariamente significativa nel panorama dell’architettura italiana del Novecento.