Casa natale di Galileo Galilei
Molte sono state le ipotesi avanzate a proposito dell'esatta ubicazione della casa natale di Galileo Galilei, compresa quella che la identificava con casa Bocca, ad uno degli angoli di Borgo. Seguendo l'indicazione dell'atto di battesimo, che indicava la parrocchia di Sant'Andrea come luogo di nascita dello scienziato, sino alla metà dell'Ottocento, si pensò che la casa si trovasse presso la chiesetta della Fortezza medicea, ovvero S. Andrea in Chinzica. Questa convinzione era talmente radicata che nel 1864, in occasione dei festeggiamenti del terzo centenario della nascita di Galileo, sul muro della Fortezza fu posta una lapide che recitava: “Qui nacque Galileo Galilei nel 1564”.
La più probabile soluzione a tale enigma risiede nell'errata identificazione della chiesa cui fa riferimento il documento di battesimo. L’ipotesi trovava il suo fragile fondamento basandosi sull’idea - non suffragata dalle fonti dell’epoca - che il padre Vincenzo Galilei fosse divenuto soldato e insegnasse musica all’interno della fortezza. Tuttavia è più probabile che la parrocchia di S. Andrea non fosse stata quella del quartiere di Chinzica, bensì l'omonima chiesa di S. Andrea Foris Portam, nella cui giurisdizione si trovava, sin dagli inizi del Cinquecento, la casa di famiglia della madre, Giulia Ammannati che qui abitò insieme al marito.
Galileo Galilei nacque dunque il 15 febbraio 1564 nella casa degli Ammannati, vicino alla chiesa di S. Andrea, oggi indicata da un’epigrafe. Ad assistere Giulia c’era la zia Dorotea e la nonna materna Lucrezia; lo zio Leone e il padre Vincenzo già pensavano di imporre al neonato il nome Galileo al fonte del Duomo, dove un delegato del capitolo doveva redigere l’atto di battesimo con la dizione incompleta “in cappella di S. Andrea” che per secoli fece da rompicapo a storici e cittadini pisani.