Passeggiate nell'arte: alla scoperta di Exodus

Passeggiate nell'arte: alla scoperta di Exodus
Passeggiate nell'arte: alla scoperta di Exodus
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Palazzo Blu
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Cinque passeggiate nell’arte per riflettere sul viaggio dell’umanità, dalle origini della civiltà occidentale all’avvento dell’intelligenza artificiale: al via domenica 7 luglio il calendario di visite guidate dedicate a Exodus, progetto artistico di Alexey Morosov che coinvolge alcuni dei luoghi più densi di significato della città della Torre pendente. A partire da piazza dei Miracoli, appunto, che ospita una scultura di grande impatto, fino alla duecentesca Chiesa di Santa Maria della Spina, sede di sculture e opere pittoriche sia all’interno che all’esterno, Palazzo Blu, dimora storica e centro d’arte contemporanea, il Fortilizio con la Torre Guelfa e la sede del Comune di Pisa.

Una specific site installation dai toni epici, che fino al 29 settembre 2024 trasforma la città in temenos sul quale viene gettata una rete di concetti e espressioni. Le intrusioni degli oggetti d’arte negli spazi pubblici invitano il visitatore a seguire la via dell’Esodo dell’umanità contemporanea, ricordandosi i culti arcaici e dimenticati, le promesse bibliche, le narrative musicali di Puccini e gli scritti profetici di Cechov.

 Ad accompagnare i visitatori lungo il percorso il curatore d’arte e collezionista Gian Guido Grassi. L’appuntamento è alle ore 10.00 davanti a Palazzo Blu nei giorni 7 e 21 luglio, 25 agosto, 1° e 15 settembre.

Exodus è un progetto di Alexey Morosov, diretto da Gian Guido Grassi e organizzato dal Comune di Pisa e dall’associazione Start Attitude, con il contributo del Consiglio della Regione Toscana e la collaborazione di Palazzo Blu, gode del patrocinio della Provincia di Pisa. Le sedi espositive indoor (Chiesa di Santa Maria della Spina e Torre Guelfa) sono aperte in orario 10-13 e 16-20. L’ingresso è libero.

 

L'ARTISTA: ALEXEY MOROSOV

Nato in Asia Centrale nel punto finale della più grande spedizione di conquista di Alessandro Magno, nel paese montuoso di Kyrgyzstan, Alexey Morosov ha costruito il proprio itinerario nel verso contrario: dall’Oriente all’Italia (ovvero fino “al mare di mezzanotte”, nei miti delle popolazioni turche e mongole). Oltre al riferimento all’antica iconografia greco-romana, ciò che caratterizza l’arte di Morosov è la tecnica virtuosa sia pittorica che scultorea, molto vicina nei suoi pattern alla plastica italiana e francese del XVI-XVII secolo. Tuttavia l’artista è noto, in primo luogo, per la sua limpida e profonda espressione concettuale la quale, insieme all’accorta maniera figurativa, lo distingue e mette in risalto nel campo di arte contemporanea.